Associazione Mai Più Vittime sul Lavoro: Al fianco dei Servitori dello Stato per l’ottenimento della Giustizia e del Riconoscimento.
Il percorso per il riconoscimento dello status di Vittima del Dovere è uno dei più complessi e delicati del diritto amministrativo e previdenziale italiano. Non si tratta solo di onorare un sacrificio, ma di assicurare alla vittima o ai suoi familiari tutti i benefici economici e assistenziali previsti dalla legge.
L’Associazione Mai Più Vittime sul Lavoro mette a disposizione la sua esperienza specializzata per guidarvi attraverso ogni fase di questo iter.
Chi sono le Vittime del Dovere e gli Equiparati?
La normativa di riferimento (principalmente la Legge n. 266/2005 e il D.P.R. n. 243/2006) individua due categorie principali di beneficiari:
- Vittime del Dovere (Art. 1, co. 563, L. 266/2005)
Sono gli appartenenti alle Forze Armate, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Magistratura e altre categorie di dipendenti pubblici che abbiano subito invalidità o decesso:
- Per ferite o lesioni riportate in conseguenza di azioni terroristiche o criminose.
- In servizio di ordine pubblico, vigilanza, soccorso o tutela della pubblica incolumità.
- Soggetti Equiparati (Art. 1, co. 564, L. 266/2005)
Sono i dipendenti pubblici (non rientranti nella categoria precedente) e soggetti equiparati che abbiano subito invalidità o decesso in attività di servizio e per effetto diretto di lesioni riportate in conseguenza di “particolari condizioni ambientali od operative”che comportano l’esistenza o il sopravvenire di rischi o fatiche eccezionali e superiori a quelli ordinari di istituto.
Il Nesso Causale e il Rischio Eccedente:
La giurisprudenza di Cassazione è concorde: il riconoscimento presuppone l’esposizione a un rischio specifico eccedente quello ordinario dell’attività lavorativa. Dimostrare questo “quid pluris” (come nel caso dell’esposizione all’amianto o a particolari stress operativi) è il punto cruciale e spesso il più controverso della domanda.
I Benefici Principali per le Vittime del Dovere
Il riconoscimento dello status apre l’accesso a una vasta gamma di provvidenze, alcune delle quali sono state equiparate a quelle previste per le Vittime del Terrorismo e della Criminalità Organizzata:
Speciale Elargizione= Somma una tantum (attualmente €.200.000,00 circa) per invalidità non inferiore all’80% o in caso di decesso. Per invalidità inferiori, è prevista una somma calcolata per punto percentuale (circa €.2.000,00/punto);
Assegno Vitalizio Speciale= Mensile e non reversibile (circa €.1.033,00), con decorrenza retroattiva, spettante per invalidità non inferiore al 25%;
Esenzione dall’IRPEF = completa esenzione IRPEF su tutte le pensioni e trattamenti economici erogati a seguito del riconoscimento;
Aumento Contributivo= Aumento figurativo di 10 anni di versamenti contributivi ai fini pensionistici e del T.F.R./T.F.S.;
Due Annualità di Pensione = corresponsione di due annualità (26 mensilità) di pensione in favore dei familiari superstiti;
Assistenza Sanitari= Esenzione totale dal pagamento del ticket per prestazioni sanitarie e farmaceutiche (estesa anche ai familiari);
Collocamento Obbligatorio= Diritto al collocamento obbligatorio e accesso facilitato a borse di studio e altre provvidenze.
La Procedura di Riconoscimento: Non Farlo da Solo
Il processo inizia con la presentazione di una domanda amministrativa all’ente competente (Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, etc.) o tramite l’INPS.
Elementi essenziali per la domanda:
- Documentazione di Servizio: Relazioni operative, verbali, e documentazione che attesti il contesto di servizio e la missione.
- Documentazione Medico-Legale: Certificati, referti, cartelle cliniche che attestino il danno subito e la sua quantificazione.
- La Prova del Nesso Causale: La dimostrazione che l’infermità o la lesione sono state causate direttamente dall’attività di servizio in condizioni di rischio eccedente.
Ricorda: Lo status di Vittima del Dovere è imprescrittibile (Cass. 17440/2022). Tuttavia, i ratei arretrati dei benefici possono essere soggetti a prescrizione decennale dalla data della domanda amministrativa.
Cosa Facciamo Noi di Mai Più Vittime sul Lavoro?
Spesso, le domande vengono rigettate per incompletezza documentale, per una valutazione medico-legale restrittiva o per mancata dimostrazione del rischio eccedente.
La nostra Associazione offre:
- Analisi Preliminare Gratuita: Valutazione della fattibilità della vostra richiesta.
- Supporto Medico-Legale Specializzato: Collaborazione con esperti per la corretta redazione delle perizie e la quantificazione del danno.
- Assistenza Legale Completa: Dalla presentazione della domanda amministrativa fino all’eventuale ricorso giurisdizionale(TAR e Consiglio di Stato) in caso di diniego.
Il tuo sacrificio merita il massimo rispetto e il pieno riconoscimento dei diritti. Non affrontare la complessità della burocrazia da solo.
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